PoSeDo – Potenziamento delle Donne palestinesi in Libano

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Chi

L’organizzazione libanese no-profit Nuwat - Social Solidarity Center e l’Associazione Amicizia Sardegna Palestina ODV, grazie al contributo della Regione Sardegna (LR 19/96) e in partnership con il comune di Quartu Sant’Elena e Antica Dimora del Gruccione-TOT realizzano il progetto POTENZIAMENTO SOCIO-ECONOMICO PER DONNE RIFUGIATE PALESTINESI IN LIBANO.

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Cosa

Con questo progetto si intende fornire alle donne di quattro campi profughi palestinesi in Libano le competenze e le conoscenze necessarie per progettare, produrre, etichettare e commercializzare cibo tradizionale palestinese con risultati di qualità e competitività.

Partendo dalla conoscenza della cucina tradizionale palestinese trasmessa informalmente di madre in figlia, si propone la produzione di cibo correlato alla cultura tradizionale e la valorizzazione del lavoro delle donne, passando dal ruolo di casalinghe a quello di artigiane. La realizzazione del prodotto consentirà loro di gestire autonomamente l'intera filiera di produzione.

Attraverso workshop di marketing e design, le donne aumenteranno le competenze delle associazioni locali coinvolte nelle attività, avendo la possibilità di replicare e integrare nel loro approccio metodologico le conoscenze acquisite. Successivamente, si propone la costituzione di una cooperativa che gestirà un negozio per la vendita dei prodotti. Inoltre, sono previste attività volte a fare emergere e monitorare le violazioni dei diritti delle donne tramite l'utilizzo dei social media.

I dati raccolti saranno utilizzati per sessioni di sensibilizzazione e per promuovere azioni mirate, come campagne di lobbying e di advocacy sui media online e sui social.

Quando

Dicembre 2022 - Novembre 2023

Dove

Libano – Campi profughi palestinesi di Ein el Helweh, Burj el Barajneh, Beddawi e Naher el Bared

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Perché

Divario di genere: Il Libano ha uno dei più alti divari di genere nel mondo (139° su 153 Paesi nella relazione del Forum economico mondiale sul divario di genere nel 2020) e uno dei più bassi tassi globali di partecipazione femminile al mercato del lavoro. Queste disuguaglianze sono emulate dalle comunità di rifugiati e migranti e nel mercato del lavoro formale e informale allo stesso modo. Secondo i dati del 2019, le donne rifugiate hanno 6 volte meno probabilità di lavorare rispetto ai rifugiati maschi, e sono esposte a un elevato divario di genere nei salari.

Gli Obiettivi

Migliorare la parità di accesso e il controllo delle risorse economiche tra le donne rifugiate palestinesi nei campi di Ein el Helweh, Burj el Barajneh, Beddawi e Naher el Bared; favorire l’acquisizione di capacità manageriali e di leadership delle donne; aumentare le capacità di monitorare e contrastare le violazioni dei diritti delle donne in Libano.

Attività in Libano

Nell'ambito del progetto, 160 donne palestinesi provenienti da quattro campi profughi in Libano riceveranno corsi di formazione sulla produzione di cibo palestinese tradizionale, progettazione, confezionamento ed etichettatura dei prodotti alimentari tradizionali, nonché sul marketing digitale e opportunità di lavoro autonomo.

Si formeranno quattro consigli di amministrazione, composti da cinque donne ciascuno, rappresentanti dei campi dei rifugiati palestinesi. Quindici membri del consiglio di amministrazione della cooperativa riceveranno formazione in gestione e contabilità.

Verrà aperto un negozio per i prodotti della cooperativa in uno dei campi, e sarà creato un Catalogo per la Tradizionale Cucina Palestinese, prodotto dalla cooperativa stessa.

Inoltre, sarà sviluppato un negozio online e un'applicazione elettronica per la cooperativa al fine di ampliare la visibilità e raggiungere un mercato più vasto.

La formazione includerà corsi specifici sui diritti delle donne, nonché un corso su leadership, comunicazione e advocacy.

La cooperativa organizzerà dodici sessioni di sensibilizzazione sui diritti delle donne per promuovere l'uguaglianza di genere.

Infine, una campagna di sensibilizzazione sui social media, progettata e realizzata dal network, raccoglierà dati ogni sei mesi.

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Il Risultato

Il risultato principale visibile di questo progetto è la creazione della cooperativa femminile che sarà amministrata da donne formate le quali, con le competenze acquisite, assicureranno la continuità della cooperativa per molti anni in futuro, soprattutto grazie al negozio che sarà aperto in uno dei campi profughi offrendo tutti i prodotti realizzati dalle 160 donne (beneficiarie) che forniranno reddito per le donne e per l'amministrazione della cooperativa, fornendo un riferimento di buone prassi per le altre donne beneficiarie indirette.

NUWAT Centro di Solidarietà Sociale (SSC)

Fondata nel 1998, l'organizzazione non governativa libanese si impegna a lavorare nei campi profughi palestinesi e in tutto il territorio del Libano, con una particolare attenzione rivolta alle fasce più vulnerabili della società. .

Nel contesto di questo progetto specifico, l'organizzazione assume un ruolo fondamentale nel coordinare e realizzare le attività in Libano. Sfruttando la propria esperienza consolidata nel campo, si impegna a garantire l'implementazione efficace delle iniziative pianificate, lavorando a stretto contatto con le donne provenienti dai quattro campi profughi palestinesi citati sopra.

Attraverso la creazione di partnership locali e il coinvolgimento attivo delle comunità, l'organizzazione mira a promuovere un approccio inclusivo e partecipativo nell'implementazione del progetto. Mettendo in pratica le proprie competenze e risorse, si dedica a fornire un ambiente favorevole all'apprendimento e allo sviluppo delle skills delle donne coinvolte.

Attività dei partner in Sardegna

Antica Dimora del Gruccione-TOT S.A.S. di G. Belloni è una società che, a Santu Lussurgiu, ha realizzato un'attività ricettiva e di ristorazione, focalizzandosi sulla produzione di cibo tradizionale della cucina sarda. L'obiettivo è organizzare scambi di esperienze per preservare la cultura materiale attraverso la comunità allargata dei suoi testimoni.

Nella realizzazione del progetto, l'azienda propone uno scambio di esperienze e interviene nella start-up della cooperativa che si forma durante la sua implementazione, coinvolgendo le donne provenienti dai campi profughi in Libano.

La CPO (Commissione per le Pari Opportunità) del Comune di Quartu Sant'Elena partecipa al progetto con diverse attività, coinvolgendosi direttamente nella condivisione e nello scambio di buone pratiche relative alla parità di accesso delle donne allo sviluppo delle risorse socioeconomiche. La CPO sostiene le capacità partecipative e gestionali delle donne, partecipa alla campagna di sensibilizzazione e gestisce l'applicazione dedicata.

L'Associazione Amicizia Sardegna Palestina coordina il progetto e si occupa della programmazione di tutte le attività in condivisione con i partner. Inoltre, si occupa di uniformare le modalità amministrative di implementazione del progetto. Le fasi di realizzazione sono continuamente monitorate tramite report e scambi di comunicazione, sia direttamente sul campo durante le missioni di monitoraggio affidate ai referenti dell'Associazione.

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